Il flauto magico a Loreto Aprutino al chiaro di luna

Il flauto magico torna con una nuova produzione ed allestimento a cura degli alunni e dei docenti dell’I.C. di Loreto Aprutino. Rappresenta il ‘titolo unico’ del cartellone dell’a.s.2016/2017; l’opera è in collaborazione con la FONDAZIONE ENRICA AMIOTTI che l’ha premiato.

Si rinnova così il rapporto tra arte, scienza, musica, matematica (insieme all’educazione alla bellezza) ed un fiabesco Flauto magico al chiaro di luna riscritto dai bambini, all’interno dei luoghi, a loro cari, del paese.

È utile sottolineare quanto Il flauto magico sia vicino alla natura artistica dei bambini… non soltanto per la bizzarra commistione di linguaggi musicali, che tanto assomiglia al poliedrico linguaggio teatrale che più affascina piccoli e grandi, ma anche per come il soggetto trascenda con spontanea scioltezza le categorie tradizionali, miscelando sacro e profano, serietà e comicità, il fantastico ed il quotidiano. Al momento di mettere in scena Il flauto magico, i docenti dell’I.C. non hanno voluto imporre delle invenzioni “originali”, ma hanno motivato gli studenti a procedere da un’intensa identificazione personale con i personaggi, hanno cercato soprattutto di far immaginare come l’avrebbe voluto Mozart, e quindi è stato naturale scegliere un’ambientazione che evoca le emozioni ed i sentimenti, i costumi e la gestualità. Per la scenografia hanno scelto posti suggestivi che promuovono la riscoperta dell’anima dei luoghi, con dosi fortemente divergenti a cura degli studenti della secondaria. Per lo stile di rappresentazione e recitazione si è voluto rendere omaggio ai significati educativi dell’opera, pulendola da elementi decorativi.

Si è tentato di trasmettere l’essenza del racconto: l’amore fra un principe e una principessa, draghi e strumenti musicali magici, complotti cosmici e commedia, una costruzione narrativa piena di situazioni vicine al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza, resi attraverso una semplicità che lascia all’immaginazione dello spettatore lo spazio per rendere l’incredibile credibile, creando una logica da mito fiabesco dove gli eventi più improbabili abbiano l’inevitabilità di un sogno. Un sogno che parte da qualcuno che non ha più memoria, un bambino di nome WOLF.

Lo spettacolo nasce da un minuzioso lavoro di sinergia con le forze dei docenti di musica: il nuovo Flauto è stato interamente realizzato in the school, con il coinvolgimento di tutta la squadra dei docenti e la partecipazione di giovanissimi studenti delle scuole loretesi grazie al progetto di PAUSA DIDATTICA, coinvolti nella realizzazioni di elementi scenografici. Un lavoro d’équipe, al quale non si è sottratta la nutrita compagnia di canto, formata in gran parte dai giovani coristi della Scuola.

Tutti perfettamente calati nel gioco musicale e teatrale di quella delicata fabbrica d’incanti che è il Flauto magico: uno splendido messaggio di felicità e di ottimismo, tenacemente perseguita dai protagonisti dell’opera dopo tante peripezie e difficili prove – come avviene in ogni favola che si rispetti – che, grazie ai miracoli e alle meraviglie della musica di quel visionario fanciullo che è Wolfgang Amadeus Mozart, può aiutare a fare riscoprire l’eterno bambino che è in ognuno di noi.

Le storie immaginate sono state tante, ne riportiamo una per collegare i quadri che riportano il giovane WOLF alla memoria di sé e della sua musica.